Guida fiscale
COSA COMPORTA L’ACQUISTO DI UNA CASA?
L’acquisto della casa comporta il pagamento di alcune imposte, che variano a seconda della destinazione dell’immobile e del soggetto venditore. Quando si acquista la prima casa si può godere di un regime fiscale agevolato che consente di pagare le imposte in misura inferiore rispetto a quelle ordinariamente dovute. Le imposte da versare, a seconda dei casi sono l’Iva, l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria e quella catastale, l’imposta di bollo e la tassa ipotecaria.
TASSE SULLA COMPRAVENDITA DI UNA CASA
Rappresentano una delle voci di spesa da sommare a quella del prezzo dell’immobile, ma se si tratta della prima casa, si ha diritto ad aliquote agevolate, sia per l’Iva sia per l’imposta di registro. E alcune novità riguardano anche chi è già proprietario e deve acquistare una seconda abitazione. Le imposte legate all’acquisto della casa sono principalmente quelle di registro (se si compra da un privato) e l’Iva (quando il venditore è un’impresa). A queste, in entrambi i casi, vanno sommate l’imposta ipotecaria e catastale.
AGEVOLAZIONI PRIMA CASA
Il diritto alle agevolazioni è riconosciuto direttamente dal notaio, non è necessario fare domanda. Si tratta di:
– Riduzione dell’Iva dal 10% al 4% rivolto a chi acquista casa direttamente dall’impresa costruttrice, pagando in misura fissa 200 euro per imposta ipotecaria e catastale
– Imposta di registro al 2% per gli acquisti da privati; imposta catastale e ipotecaria ammontano in questo caso a 50 euro
– Credito d’imposta: il bonus prima casa per i soggetti che vendono e acquistano casa entro 12 mesi usufruendo delle agevolazioni, prevede la possibilità di sottrarre l’imposta da pagare da quella già pagata per l’acquisto della precedente abitazione.
REQUISITI PER AGEVOLAZIONI PRIMA CASA
Per poter usufruire del bonus occorrono alcuni requisiti, quelli della persona che compra sono: non possedere abitazioni in tutto il territorio nazionale per i quali si è fruito delle agevolazioni, oppure venderle entro un anno. L’impegno a vendere l’immobile posseduto dovrà risultare nell’atto di acquisto (compravendita, atto di donazione o dichiarazione di successione). Se questo non avviene, si perde il bonus prima casa e, oltre alle maggiori imposte e ai relativi interessi, si dovrà pagare una sanzione del 30%. Essere residente nel Comune in cui si acquista casa o stabilirvi la residenza entro 18 mesi dall’acquisto, ovvero dimostrare che la propria sede di lavoro o studio è situata nel suddetto Comune. La casa può anche trovarsi nel territorio del Comune in cui ha sede o esercita l’attività il datore di lavoro, anche se l’acquirente è stato poi trasferito all’estero per ragioni di lavoro; oppure trovarsi in qualsiasi Comune italiano se l’acquirente è cittadino italiano emigrato all’estero e non in possesso di altre case in Italia.
TASSE PER L’ACQUISTO DELLA SECONDA CASA
Le tasse per l’acquisto della seconda casa sono:
– L’imposta di registro del 9% sul valore catastale (pari alla rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per 120)
– L’imposta ipotecaria 50 €
– L’imposta catastale 50 €
I COSTI DEL COMPROMESSO
La registrazione ha sempre un costo:
– Imposta di registro: 200 euro
– Marca da bollo: una da 16 euro ogni 4 facciate o comunque ogni 100 righe. Le marche da bollo sono da apporre su ciascuna copia (minimo due). Vanno acquistate sempre prima di firmare l’atto perché devono avere o la stessa data o essere antecedenti. In caso contrario, non si potrà registrare il compromesso.
Se sono state versate somme a titolo di caparra o acconto, dovrà essere pagata l’imposta proporzionale di registro pari a:
– 1,50% in caso di caparra confirmatoria (codice tributo 109T)
– 3% in caso di acconto sul prezzo di vendita (codice tributo 109T)
Questa imposta sarà poi recuperata in sede di rogito. Infatti, è considerata come acconto di quella dovuta per la successiva registrazione dell’atto definitivo. Se invece il rogito non verrà stipulato, non sarà restituita, a meno che la mancata stipula abbia cause non imputabili alle parti.
Se l’acquisto è soggetto a Iva (se si acquista casa direttamente dall’impresa costruttrice), per gli acconti si deve pagare solo l’imposta fissa di 200 euro.
Se si devono allegare altri documenti, come la certificazione energetica, la planimetria, il capitolato, si dovranno pagare marche da bollo supplementari (sempre da 16 euro) a seconda della natura del documento e del suo formato. Il pagamento deve essere effettuato attraverso un modello F23, da consegnare in banca o alle Poste. La causale da scegliere è RP, ossia registrazione di atti pubblici e privati. Per finire, serve la compilazione del modello 69, che è una richiesta di registrazione. Questo modello si scarica dal sito dell’Agenzia delle Entrate, ma di norma è fornito dal rappresentante dell’agenzia.
Con il notaio le spese aumentano. Vanno infatti aggiunti:
– Onorario del professionista
– Imposta di bollo di 155 euro
– Imposta ipotecaria di 200 euro
– Tasse ipotecarie di 35 euro
La firma del compromesso, inoltre, determina anche il diritto dell’eventuale mediatore immobiliare a riscuotere la mediazione immobiliare.